Fe, il canto della foresta e la forza dell’empatia

di Dario Marchetti

Per scrollarsi di dosso l’immagine di multinazionale del videogioco, intenta a sfornare sequel di sequel di giochi sportivi (qualcuno ha detto Fifa?), da qualche tempo Electronic Arts ha dato vita alla “collana” degli EA Originals, ovvero titoli sviluppati da studi “indie” ma finanziati dal grande colosso. A due anni dal tenero e coccoloso Unravel, che ha indubbiamente ispirato questa iniziativa, gli Originals debuttano quindi con Fe, sviluppato dagli svedesi Zoink Games e disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.

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Italian Video Game Awards, trionfa Zelda ma l’Italia sa il fatto suo

 

Il Drago D’Oro è morto, viva il Drago D’Oro. Gli “Oscar” italiani del videogioco cambiano nome in Italian Video Game Awards e dopo sei anni traslocano da Roma a Milano. A trionfare è stata Nintendo, che si è portata a casa le due statuette più ambite, col Game of the Year per Zelda: Breath of the Wild e Best Game Design per Super Mario Odyssey. Tanti premi anche per produzioni di stampo più indipendente, di cui abbiamo parlato proprio su questo blog: Best Audio per Nier:Automata, Best Narrative per Prey, Best Art Direction per Cuphead e Best Character per Senua, protagonista di Hellblade.

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Dragon Ball FighterZ, videogiochi animati e trionfo della nostalgia

di Dario Marchetti

A un ragazzino degli anni ‘90 cresciuto a pane e Dragon Ball come me, all’epoca le traduzioni videoludiche del capolavoro di Akira Toriyama risultarono parecchio deludenti. Su una grigia Playstation giravano infatti solo Ultimate Battle 22, uno scarno e grottesco gioco in finto 3D dai controlli incomprensibili, e Final Bout, questo in 3D vero ma ambientato nell’odioso universo di Dragon Ball GT, un’eresia creativa che ancora oggi non trova giustificazione alcuna. Dal 1996 a oggi sono passati vent’anni e moltissimi giochi a tema, tutti ignorati a vario titolo per evitare di ricadere nei dolorosi ricordi di quei tempi. Fino all’arrivo di FighterZ, ultima iterazione appena sbarcata su console e pc.

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Q*bert Atari ingannato da A.I. con evolution strategy

Nell’Università di Friburgo, testando un software di intelligenza artificiale per insegnare a un computer come giocare ai videogames, i ricercatori Patryk Chrabaszcz, Ilya Loshchilov e Frank Hutter hanno ottenuto uno strano risultato. Il software ha trovato una “interessante soluzione” per il famoso gioco Q*bert per Atari diversa dalle normali logiche del gioco.

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