Rime, un viaggio a colori sull’isola (digitale) che non c’è

 

di Dario Marchetti

Un ragazzino, probabilmente un naufrago, si risveglia senza ricordi sulla spiaggia di un’isola misteriosa. Fermi lì: non sto parlando di Link’s Awakening, mitico episodio di Zelda per il GameBoy. Ma di Rime, ultima fatica dello studio spagnolo TequilaWorks, che dopo le tinte dark dell’apocalittico Deadlight cambia completamente tono e passa al puro technicolor. Sì perché oltre al ragazzino di cui parlavo, uno dei protagonisti di Rime è il colore vivo e vibrante che tocca ogni angolo di questa isola che non c’è.

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Tekken 7, la Dynasty delle mazzate in salsa giapponese

 

di Dario Marchetti

Partiamo da un dato di fatto: il 99% dei videogiochi in circolazione propone situazioni irreali, scaturite dalla fantasia dei creatori o dalle opere a cui essi si ispirano. Ma c’è una bella differenza tra l’invenzione di un futuribile mondo fantascientifico, che seppur irreale mantiene una sua coerenza interiore, e la goliardica assurdità di certi titoli, soprattutto giapponesi. Tra i quali Tekken 7, ultimo capitolo della lunga e fortunata saga di picchiaduro nata nel 1994

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E3 2017, i sei annunci più importanti

di Dario Marchetti

Come ogni anno, a Los Angeles è arrivato il momento dell’Electronic Entertainment Expo, per gli amici E3. Questa fiera mondiale dei videogiochi è l’occasione perfetta per i publisher di sfoggiare i titoli che giocheremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni, in una feroce gara a chi è mette in piedi lo spettacolo migliore. E visto che i videogiochi di cui tenere conto sono davvero troppi, ecco i cinque annunci che (secondo noi) hanno davvero lasciato il segno.

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Wipeout Omega Collection, a rotta di collo verso la nostalgia

di Dario Marchetti

Quando si parla di “remaster”, ovvero di vecchi videogiochi ripubblicati dopo una corposa revisione nel comparto grafico (ma non solo), ci sono due alternative: quelli che finiscono per riproporre titoli poco interessanti oppure già usciti su ogni piattaforma possibile immaginabile (vedi alla voce: Resident Evil 4), e quelli che pescano con saggezza nel cassetto della memoria, riportando in auge giochi (e a volte generi) quasi dimenticati. E non ci sono dubbi che appartenga al secondo caso la Wipeout Omega Collection, riedizione di tre titoli della gloriosa saga di corse futuristiche nata in casa Sony.

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Everything, se un videogioco finisce candidato all’Oscar

di Dario Marchetti

Prima o poi doveva succedere: un videogioco rischia di finire in nomination agli Academy Awards, meglio conosciuti come premi Oscar. Ma cosa c’entra un videogame con il mondo del cinema? Abbastanza, se di mezzo c’è David O’Reilly, artista visuale irlandese che nel 2014 si è messo in testa di iniziare a creare esperienze interattive. Dopo Mountain del 2014, un gioco nel quale non si può far altro che fissare una montagna digitale, ricevendo in cambio massime di ogni tipo, O’Reilly ha portato avanti il suo esistenzialismo virtuale con Everything, un titolo nel quale noi giocatori possiamo, letteralmente, diventare qualsiasi cosa, da un microscopico batterio fino a un’intera galassia. Vorrei ci fosse un modo più efficace di spiegarlo, ma è davvero tutto qui. Giocare per credere.

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Il futuro horror di The Surge, l’ultimo epigono di Dark Souls

di Dario Marchetti

Come vi avevamo raccontato, la fine della saga di Dark Souls ha creato un grande vuoto nello scenario videoludico. Con decine di sviluppatori che già da tempo stanno tentando di replicare il successo di questo franchise con variazioni sul tema più o meno riuscite. Tra questi i tedeschi di Deck 13, che dopo il primo esperimento chiamato Lords of the Fallen ora ci riprovano con The Surge, praticamente un Dark Souls in chiave futuristica.

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