di Dario Marchetti
Brevi, istantanei e pronti a sparire dopo 24 ore. Sono i contenuti fugaci che ormai, da Snapchat in giù, hanno preso d’assalto quasi ogni social network. A partire dall’universo Facebook, che sta testando la funzione delle “Storie” sia sulla piattaforma ammiraglia che su Instagram, Messenger e WhatsApp, dove è stata già mandata in pensione. Fino ad Apple, che ad aprile, con l’aggiornamento al nuovo iOS 10.3, lancerà un’app gratuita chiamata Clips.

Instagram stories
A differenza degli altri però, Clips non è una funzione inserita all’interno di una piattaforma, ma un’app a sé stante. A metà tra iMovie e Snapchat, la nuova app di Cupertino consente di montare insieme brevi video e fotografie, conditi dagli ormai immancabili filtri tra colori, adesivi ed emoji. Sotto il cofano di Clips batte però un cuore fatto di intelligenza artificiale: almeno sulla carta, l’app dovrebbe essere in grado di riconoscere i volti degli amici e suggerire la condivisione con i relativi contatti. Oppure riconoscere in automatico le parole pronunciate, creando dei sottotitoli animati che rendano il video visibile anche senza audio. Clips sarà ovviamente ottimizzata per l’uso con iMessage, l’app di messaggistica di Apple, ma i contenuti creati potranno poi essere salvati e condivisi su qualsiasi piattaforma social.
E mentre Snapchat, dopo la quotazione in borsa, continua a tenere banco tra gli adolescenti, in quel di Facebook prosegue il test della funzione “Storie” all’interno di ogni app dell’universo Zuckerberg. Una funzione per ora ridondante, con contenuti diversi tra Facebook, Messenger e Instagram, ma che probabilmente verrà presto o tardi riunificata tra le varie piattaforme, oppure tenuta in vita solo su quella ritenuta più appetibile per gli utenti. Che, almeno per ora, sembra essere Instagram, il social network “visuale” per eccellenza.