di Dario Marchetti
Quando a settembre di tre anni fa Destiny sbarcò su Xbox e Playstation, lo fece portando sulle spalle un carico di aspettative più unico che raro. La promessa di Activision, l’editore, e Bungie, lo sviluppatore divenuto celebre per la saga di Halo, era di creare un universo fantascientifico fatto di pianeti esplorabili, razze aliene e missioni al cardiopalma. Il tutto in un mondo condiviso, sempre online, dove interagire 24 ore su 24 con altri milioni di giocatori. Con la garanzia che il gioco sarebbe stato supportato per almeno un decennio, con budget da far impallidire anche il più grosso dei kolossal hollywoodiani.