di Dario Marchetti
La prima regola del club di Destiny è che un gioco del genere o si ama o si odia. Non ci sono mezze misure, sfumature, se, ma, forse. Con un budget stellare e la promessa di un orizzonte di gioco lungo 10 anni, nel 2014 la sparatutto online di Bungie aveva subito dato vita a due fronti: da un lato i delusi, rimasti scottati da un titolo effettivamente ancora acerbo e non certo privo di difetti; dall’altro gli innamorati, consci di questi difetti ma anche delle grandi potenzialità di un mondo che aveva davanti ancora molti anni di vita. Oggi, dopo quattro espansioni e un sequel fresco di pubblicazione, possiamo dire che i secondi si sono presi una bella rivincita.