di Dario Marchetti
C’era una volta Medal of Honor, quello che per moltissimi videogiocatori è stato lo sparatutto di guerra per eccellenza. Un primato sottrattogli poi da Call of Duty, che nel 2003 ha ridefinito tempi, modi e meccaniche di questo genere, traghettandolo via via verso l’Olimpo del multiplayer online. E se per i primi titoli anche questa saga aveva adottato la Seconda Guerra Mondiale come ambientazione, nel 2007, con Modern Warfare, viene scritta la dottrina del presente e subito dopo quella del futuro. Oggi, dieci anni dopo, Call of Duty torna a strisciare nel fango delle trincee. E nonostante il fumo e i colpi di mortaio, (ri)porta una bella ventata d’aria fresca sulla serie. Continua a leggere