di Francesco Taglialavoro
Al Ces 2020 di Las Vegas è stato presentato Neon, il primo “essere umano artificiale” progettato da Star Labs, laboratorio di Samsung. Per il capo del progetto, Pranav Mistry: “Neon è una nuova forma di vita”.
Non si tratta né di un robot né di un assistente digitale come Alexa o Siri, ma un avatar umano realistico, intelligente e dotato di emozioni.
In questo video i Neons sembrano e si comportano come veri esseri umani che mostrano emozioni e intelligenza. Nonostante siano generati dal programma di un computer possono essere amici, collaboratori e compagni.
Neon è un acronimo che si è formato da Neo (nuovo) e N l’ultima lettera in inglese di human (umano).
Grazie alla tecnologia R3, che utilizza le reti neurali artificiali, è difficile capire se stiamo osservando il volto di un umano o di un Neon. La sigla R3 proviene da tre parole che iniziano per r in inglese: reality (realtà), realtime (in tempo reale) e responsive (reattivo)
Cosa faranno questi Neons? Comunicheranno con gli affetti umani, impareranno dall’esperienza, formeranno nuovi ricordi. Insomma, capiscono, conversano e simpatizzano come veri e propri esseri umani portando l’intelligenza artificiale ancora avanti.