Poste entra in community mondiale della tecnologia blockchain

di Francesco Taglialavoro

BlockchainPoste Italiane è entrata a far parte della community Hyperledger, un consorzio globale della Linux Foundation che raggruppa oltre 260 operatori mondiali, appartenenti a diversi settori industriali, uniti nello sviluppo di uno standard open source per la blockchain e le Distributed Ledger Technologies (DLT). La blockchain e le DLT, informa una nota, sono registri condivisi di informazioni ai quali hanno accesso tutti i partecipanti a una rete. Continua a leggere

Super Smash Bros. Ultimate, più Nintendo di così si muore

 

di Dario Marchetti

A pensarci ora, a vent’anni tondi tondi di distanza, l’idea che Nintendo avesse dato il benestare a un gioco che vedeva le sue mascotte darsela di santa ragione suona ancora folle. Eppure dal gennaio del 1999 a oggi, la serie di Super Smash Bros. ha finito per incarnare un oggetto di culto, un perfetto gioco da multiplayer sul divano, un veicolo di puro fanservice e una disciplina eSport di tutto rispetto. Dopo i successi di Brawl e Melee, usciti rispettivamente su GameCube e Wii, e il mezzo passo falso del capitolo per Wii U e 3DS, il nuovo capitolo Ultimate su Switch promette di essere, nomen omen, l’esperienza definitiva. Oggi come allora a garantire la qualità del tutto c’è Masahiro Sakurai, deus ex machina di questo franchise ma anche creatore di un certo Kirby. Continua a leggere

Just Cause 4, anche gli uragani (nel loro piccolo) s’incazzano

di Dario Marchetti

Di questa saga ho sempre adorato il titolo, un titolo semplice e immediato ma che si presta a molte letture. Just Cause nel senso di “giusta causa”, di qualcosa per cui vale la pena combattere. Oppure Just Cause (letteralmente “solo perché”), nel senso di qualcosa che viene fatto senza motivo preciso, anzi, solo per il puro gusto di farlo. E a livello “sonoro” potremmo anche tramutarlo in Just Chaos, “nient’altro che caos”, quello che ormai da quattro episodi il protagonista Rico Rodriguez va seminando per mezzo mondo, rovesciando regimi dittatoriali a colpi di lanciarazzi.

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Soul Calibur VI, chi di spada maligna ferisce…

 

di Dario Marchetti

Forse sono l’eccezione che conferma la regola, ma in quanto schiappa colossale io nei picchiaduro mi sono sempre concentrato sui personaggi e le loro storie. Convinto che oltre a un sistema di combattimento fatto a modo servisse anche un motivo più o meno credibile che spingesse dozzine di personaggi a darsele di santissima ragione. E allora ecco che tra un Mortal Kombat e l’altro mi chiedevo perché e per come ci fossero un Sub-Zero smascherato e uno mascherato. Oppure il perché, gioco dopo gioco, Yoshimitsu di Tekken cambiasse costantemente aspetto, passando dall’aspetto di un ninja a quello di un alieno insettoide. Alcune di queste domande hanno trovato risposta, altre no. La mia fissazione per le storie però è rimasta la stessa.

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Bandersnatch: Black Mirror, i videogiochi e il libero arbitrio

 

di Dario Marchetti

Oltre che geniale deus ex machina dietro la serie tv Black Mirror, Charlie Brooker è un gran furbacchione. Perché con Bandersnatch, film-episodio disponibile su Netflix, ha inaugurato l’era dei contenuti tv interattivi: all’interno della storia ci viene infatti chiesto, di tanto in tanto, di fare una scelta tra due opzioni (col telecomando della smart tv, o col dito, in caso di smartphone e tablet). Scelte che andranno a influenzare, più o meno, l’esito della storia e dunque anche il finale. Insomma l’intrattenimento on-demand incontra le storie a bivi, cartacee prima, elettroniche poi, dei bei tempi che furono.

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