di Dario Marchetti
La rotazione triennale messa in piedi da Activision per Call of Duty, con tre diversi studi di sviluppo che a turno rilasciano un nuovo episodio del franchise, è allo stesso tempo croce e delizia del re degli fps. Che da un lato risulta sempre fresco, vista l’alternanza di menti e idee, ma dall’altro rischia di scontentare una certa cerchia di fan, delusi dal cambio di passo nella velocità e nelle meccaniche di gioco. Call of Duty: Black Ops 4, in uscita il 12 ottobre, rappresenta sicuramente una grande rottura rispetto al passato. Prima di tutto perché manca una campagna da giocatore singolo, che fino ad ora era stata elemento imprescindibile anche per un videogame celebre per le sue partite online. E poi per la sua chiara volontà di mescolarsi con alcuni grandi trend del momento. Noi ci siamo fatti qualche partitella in multiplayer durante la recente Closed Beta. Ecco come è andata.