eSport, un milione di italiani li segue ogni settimana

di Dario Marchetti

Più di 260mila al giorno, circa un milione alla settimana. Questi in media gli spettatori appassionati di eSport in Italia, secondo una ricerca Nielsen commissionata da Aesvi, l’associazione nostrana del settore videoludico. Niente male, per una realtà che nel mondo conta numeri molto più grandi, è vero, ma che da noi sta iniziando a muovere passi importanti, con locali dedicati ai videogiochi competitivi e team professionistici, spesso legati a realtà sportive “analogiche”, come nel caso dei club di calcio nostrani (e non solo).

Tra gli sfegatati il genere più conosciuto infatti è quello sportivo, con 4 titoli su 5 tra quelli più utilizzati in eventi di eSport, senza però dimenticare gli sparatutto. Il parallelo col mondo sportivo, con Roma, Sampdoria, Cagliari, Parma e altre che hanno creato squadre di giocatori “digitali”, funziona anche nel campo degli sponsor: sono infatti quelli “endemici” e legati ai giocatori stessi a generare più interesse negli spettatori. Insomma, se da un lato si guarda alla scarpa da calcio di ultima generazione, dall’altro ci si concentra su modelli di mouse e tastiera. Anche se, come riporta la ricerca, anche sponsor più “estranei” al settore stanno mostrando un timido interesse per questo fenomeno.

Ma cosa serve, secondo gli appassionati, per far decollare gli eSport anche nel Belpaese? Tra le risposte degli intervistati c’è lo sviluppo di location dedicate per eventi dal vivo, la crescita di giocatori italiani all’estero, la professionalizzazione e regolamentazione dell’ecosistema, al pari di una lega sportiva tradizionale. Tra i punti critici, invece, le pecche dell’infrastruttura italiana in termini di banda larga e fibra, la mancanza di competenze specifiche e lo scetticismo di alcuni sponsor e investitori, spesso non disponibili a investimenti a medio-lungo termine. “Gli eSport non sono solo una modalità di gioco – secondo Thalita Malagò, direttore generale di Aesvi – ma anche una nuova forma di comunicazione e il fulcro di un ecosistema che ci auguriamo possa crescere nel nostro paese nei prossimi anni”. Ad maiora, eSport!

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