Jolla e Sailfish OS, dagli smartphone al licensing

di Francesco Taglialavoro

La parabola dell’azienda finlandese che dal 2011 ha provato a sfidare Android e iOS. Dieci domande a Juhani Lassila, dal 2014 in Jolla. Del sistema operativo Sailfish OS avevamo già parlato nell’intervista a tutto campo con l’italiano Stefano Mosconi, che ha contribuito allo sviluppo del software.

Juhani, qual è il tuo ruolo in Jolla?
Sono in Jolla dal 2014, attualmente sono a capo della direzione marketing e comunicazione dell’azienda; al  contrario di molti in Jolla, non facevo parte del team che ha lavorato in Nokia.

La produzione dei device Jolla si è fermata?
L’attuale strategia è quella di concentrarci sullo sviluppo e il licensing di Sailfish OS per diversi clienti, che spaziano da organizzazioni a livello di Paesi/governi, a società con specifiche esigenze. I dispositivi Jolla potranno ancora essere costruiti, ma questi sono principalmente intesi per i membri della nostra comunità  e per i nostri fans. Ciò significa che non siamo più diretti verso la vendita di devices per clienti della telefonia mobile.

Quanti dispositivi Jolla sono stati venduti globalmente?
Decine di migliaia di esemplari tra smartphones, tablet e Jolla C (uno smartphone per gli sviluppatori) in tutto il mondo.

È stata un’alternativa a Android e iOs?
Sailfish OS è una vera alternativa indipendente e aperta ai grandi sistemi operativi per dispositivi mobili che esistono. Ci sono queste pagine sul web per vedere quali sono i nostri servizi e i nostri partner.

La vostra azienda ha avuto contatti con Linus Torvalds?
La nostra tecnologia è basata su Linux, pertanto abbiamo un enorme debito di gratitudine verso Linus Torvalds, certamente!

Cosa ne è stato del prototipo di smart watch Jolla?
È un prototipo interessante, che mostra come sia versatile e come si adatti il sistema Sailfish OS. Funziona su schermi di diverse misure e con diverse impostazioni, siamo in grado di modificare l’esperienza utente a seconda delle diverse esigenze.

Perché Nokia smise il progetto di un sistema basato su Linux per i propri telefoni?
Potete leggere il famoso promemoria interno di Stephen Elop per gli impiegati della Nokia, che spiega la questione dettagliatamente
Si pensa sia difficile fare affari con l’open source
Questo non è vero. Per esempio Sailfish Os è basato su software open source (sebbene non al 100%), e ci dà la possibilità di personalizzarlo per i nostri clienti, vale a dire che fare affari è facile.

C’è una partnership con l’Asia della vostra azienda?
Sì, c’è Jolla Asia Ltd., una nostra filiale per gli affari in Asia.

Quali differenze ci sono tra l’Europa e l’Asia per voi?
Molte, ovviamente, principalmente nella cultura degli affari. In Asia le partnership forti e giuste sono importantissime e se non conosci le compagnie e le persone giuste, non andrai da nessuna parte.La società finlandese dichiara, in una nota, di puntare verso la Cina, dove è nato un consorzio con la licenza esclusiva di sviluppare soluzioni basate su Sailfish OS per telefoni, auto, tv, Internet of things e smartwatch. L’investimento è di 250 milioni di dollari. Il presidente di Jolla, Antti Saarnio, prevede che tra 6 mesi la Cina abbia un proprio indipendente sistema operativo basato sull’OS inventato in Finlandia.Il sistema – che ha preso il nome e il logo dal ‘pesce vela’ (il pesce più veloce del mondo) – trae la sua origine dal progetto di Nokia per il sistema operativo Meego. Attualmente la licenza di Sailfish Os è valida in Russia e in Cina, ma Jolla sta negoziando con nuovi partner in altri Paesi. Ci si attende – conclude Saarnio – che nel 2022 dai 10 ai 20 stati seguiranno l’esempio di Cina e Russia.

 

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