Dark Souls, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare il game over

di Dario Marchetti

Il bel (video)gioco dura poco. Non è un caso quindi che con The Ringed City, l’ultimo contenuto aggiuntivo per Dark Souls 3, giunga a conclusione una delle saghe videoludiche più amate e originali di questi anni duemiladieci. Perché se nel 2011 Dark Souls si era fatto un nome grazie al passaparola via web, che lo voleva come “il gioco più difficile di sempre”, con incazzature varie e lanci di pad contro il muro praticamente assicurati, la creatura del game designer giapponese Hidetaka Miyazaki si è presto rivelata molto, molto di più. Tanto da dare vita al sottogenere dei “soulslike”, una categoria (ufficiosa più che ufficiale) di videogiochi fortemente ispirati ai dettami di Dark Souls. Continua a leggere

La sfida di Apple: costruire iPhone con il 100% di materiali riciclati

di Dario Marchetti

Smartphone, computer, televisori. Sotto una scocca dal design accattivante, tutti i gadget che amiamo contengono materiali (soprattutto metalli) che rappresentano una grande minaccia per l’ambiente quando questi oggetti non vengono smaltiti correttamente. Vi siete mai chiesti dove finiscono tutti i dispositivi che buttiamo via? La risposta sta nei giganteschi cimiteri di immondizia elettronica, o “e-waste” per gli americani, discariche a cielo aperto che in alcuni paesi dell’Africa (e non solo) accolgono ogni anno decine di milioni di metri cubi di rifiuti digitali. Che finiscono poi per avvelenare il terreno, l’aria (quando vengono dati alle fiamme) e, ovviamente, le persone. Un problema grave che ora sta interessando anche l’Asia, la fabbrica dell’elettronica mondiale, dove secondo uno studio dell’Onu i rifiuti digitali sono cresciuti del 63% in meno di cinque anni.
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Thimbleweed Park e Yooka-Laylee, quando la nostalgia non perdona

di Dario Marchetti

Così come nel cinema, nei fumetti, nella musica e nella letteratura, anche nel mondo dei videogiochi va di moda la nostalgia. Per fare cassa, editori piccoli e grandi puntano sempre di più su versioni rimasterizzate e/o rivisitate di giochi risalenti a pochi o molti anni prima, consentendo di ri-giocarli (o magari affrontarli per la prima volta) anche su console di ultima generazione. Nel mare magnum di titoli a disposizione, ce ne sono due arrivati di recente grazie alla magia del crowdfunding, entrambi con un peso non indifferente da portare sulle spalle: riportare in vita due generi videoludici praticamente morti e sepolti. Continua a leggere

Ghost Recon: Wildlands, il fascino indiscreto dei Narcos

di Dario Marchetti

Prima con la rocambolesca fuga del “Chapo” Guzman dal carcere, poi con la strabiliante serie tv Narcos, prodotta da Netflix, negli ultimi tempi la figura del narcotrafficante sudamericano è tornata al centro della cultura pop. E i videogiochi, inutile dirlo, non vogliono mancare all’appuntamento. Merito di Ubisoft, che con Ghost Recon: Wildlands, ultimo episodio della saga intitolata ai lavori di Tom Clancy, ci porta tutti in Bolivia, tra foreste lussureggianti, strade piene di buche e un impero criminale da smantellare, indovinate un po’, a colpi di arma da fuoco. “Plata o plomo”, come recita un mantra contemporaneo. Continua a leggere